Commenti su Negima ep 8

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jonnymind
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Iscritto il: 25 apr 2005, 1:45

Commenti su Negima ep 8

Messaggio da jonnymind »

Mi presento: sono Jonnymind e sto lavorando alla traduzione di Negima per il gruppo Inu Yasha 4 ever (in inglese). Spero di poter dare una mano anche qui...
Ho appena chiaccherato un po' dell'ottavo episodio con John Petrucci Blu via IRC; mi ha incoraggiato a scrivere le mie considerazioni qui sul vostro forum, dal momento che, egli ritiene, possono interessare tutti i fan.

Bene, piccola premessa: l'animé è diverso rispetto al manga; non indicherò le differenze qui per risparmiare tempo e non tediare chi non conosce il manga. Partiamo dal presupposto che il manga non esista (se qualcuno me lo chiede potrei fornire i dettagli in seguito). Per chi invece conosce il manga, dico che le differenze, anche se possono sembrare subdole, hanno effetti a dir poco abissali, è per questo che "faccio finta" che il manga non esista.

Seconda premessa: Qui si spoilera alla grande, quindi se non avete ancora visto l'ep, cambiate canale.

Terza premessa: Perché tanto interesse? Ebbene, a mio modesto giudizio questo episodio presenta una delle analisi psicologiche più profonde, e anche delicate, che io abbia mai incontrato in un opera di fantasia, sia essa letteraria, cinematografica, teatrale o ... animestica ;-).

E ora al sodo. In questo ep vediamo come la sanguinaria Evangeline, vampiressa provetto, si innamora di Negi; di più, assistiamo a quel processo mentale che ne causa l'innamoramento. Non ve ne eravate accorti? Infatti, vi ho detto che è un analisi molto delicata... Eppure, rimane un anime leggero e godibile, e anche un po' assurdo, come un anime deve essere...

L'ep iniza con un combattimento tra Eva e il Thousand Master, padre di Negi. Sappiamo che TM ha compiuto un incantesimo che ha bloccato il potere, e anche la crescita, di Eva dall'ep 6. Però, se mi permettete, parto dalla fine del sogno, ossia dal risveglio, che è il momento più importante per comprenderlo. Quando Eva si sveglia, la sua reazione è di totale sorpresa, e le sue parole (non uso esplicitamente quelle della vostra fansub, dato che non l'ho ancora scaricata) sono più o meno "Un sogno talmente realistico..."

Da questi due indizi capiamo una cosa molto importante: Eva non ha semplicemente sognato un "ricordo"; il suo è un sogno vero e proprio, una rielaborazione personale di un esperienza che è accaduta (è stata intrappolata e "maledetta" da TM), ma non nei termini che ci sono mostrati. Quella è una fantasia di Eva, ricostruita a partire da un evento del passato.

E ora, vediamo questo sogno. Prima di tutto, un dettaglio molto importante. La piccola chachaZERO; è importante notare che si tratta di una creatura della fantasia di Eva, che in realtà non è mai esistita. Ci servirà dopo. Qunindi, quando Eva cade in trappola, TM le tira addosso ciò che lei odia di più: aglio e CIPOLLA. Ossia, in giapponese, NEGI. Il primo ad analizzare questo modo di usare i giochi di parole nei sogni fu proprio Freud, definendolo con il termine di "spostamento". Eva sogna del TM proprio dopo aver incontrato e riconosciuto suo figlio, che ha tentato di ostacolare i suoi piani (ep 6). TM ha influenzato la sua vita "tirandole addosso" NEGI, che è la cosa che lei odia di più.
Eppure... il sogno di Eva è pieno di riferimenti all'amore, in generale.ìm e si sà, amore e odio sono sentimenti più vicini di quanto non si pensi in genere. Vedremo in seguito che in realtà Eva ha sempre amato TM, nonostante quello che le ha fatto; la piccola Chachamaru continua a chiamare EVA col nome di "Goshujin", padrone ma in genere inteso di un uomo. Perché non usa il suo solito MASTA (master)? Perché Goshujin assona con Shujin, marito; in un caso, la chiama esattamente Shujin. Ecco un secondo spostamento, il termine marito che appare mascherato sotto il termine "padrone", e rivolto a lei stessa invece che all'oggetto del suo desiderio (TM).

Detto questo, saltiamo direttamente al secondo sogno; quando eva cade dal ponte e negi si getta per tentare di salvarla, lei dice "questo mi fa venire in mente che qualcosa di simile è già successo"... e parte una sequenza che normalmente sembrerebbe un flashback nel passato. Ma alcuni indizi ci dimostrano che si tratta solo in parte di ricordi; in realtà anche qui vediamo la fantasia di Eva all'opera, che si mescola con fatti realmente accaduti in maniera non facilmente distinguibile.

La scena del salvataggio di TM è fondamentale; TM afferra la mano di Eva mentre sta cadendo da un burrone. Si sentono delle voci in sottofondo: "L'avete trovata?" "No" "Dannato mostro succhiasangue!".
E lei abbassa lo sguardo e poi, con un sorriso beffardo dice a TM "Sentito? Se non lasci la mia mano, succhierò il tuo sangue..."
Un gesto di altruismo che può essere dettato solo da un amore profondo: lei vuole difendere TM da se stessa ed è disposta a morire per farlo. La Eva che conosciamo noi non lo farebbe mai; cercherebbe di sfruttare la situazione per essere salvata, ma questa Eva del passato ama già TM al punto da volersi sacrificare per difenderlo da lei stessa.
Ma ci sono due indizi che ci indicano che questo potrebbe non essere un ricordo preciso, bensì una fantasia parziale basata su un fatto accaduto. Prima di tutto, il colore e l'ambientazione della scena. Vediamo solo il burrone, il resto del mondo è sbiadito, indefinito, inesistente. Le voci che inseguono Eva sono senza volto, non c'è sfondo, non c'è cielo... Solo il burrone, TM e lei. Secondo dettaglio: perché mai Eva si sarebbe dovuta gettare da un burrone (sappiamo che si è gettata perché TM dice "hai fatto una cosa pericolosa, eh?"), inseguita da "popolani" qualsiasi quando aveva ancora tutto il suo potere... e sprattutto, cosa può averla spinta a cercare un burrone e gettarvisi ... a piedi nudi? (l'avevate notato?).

Andaimo avanti; scena del fuoco da campo. TM porta via Eva VOLANDO. Avrebbe potuto portarla in qualsiasi luogo, un posto sicuro, come ad es. una casa; invece vediamo Eva e TM in una foresta, davanti a un fuoco, di notte, mangiando pesci evidentemente pescati con metodi da "sopravvivenza". Anche qui l'uso del colore, oltre alla situazione poco verosimile, rafforza l'idea che si tratti di un luogo "intimo" nella fantasia di Eva; notate anche come lei abbraccia le gambe e posa a terra i piedi nudi; è indifesa e infantile di fronte a TM.

Eva chiede "perché mi hai salvato?", e TM risponde "C'è forse bisogno di un motivo per salvare una persona?". Una frase molto poetica e profonda, ma TM usa uno stile molto "bold", rude e diretto, nonostante la profondità di ciò che dice. Ci sarà utile dopo. Eva risponde "ma io sono un vampiro"; una frase che racchiude tutta la sua solitudine e il suo dolore; essa stessa sostiene di non meritare di essere stata salvata da TM, per via della sua natura. Quante cose in queste semplici parole e nelle espressioni e posture usate dagli autori...

Se prima avevamo solo indizi, la scena successiva ci conferma che questa sequenza di idee è solo parzialmente tratta da fatti realmente accaduti. Qui, mentre Eva chiede a TM il suo vero nome, vediamo di nuovo la piccola chachamaru. Che sappiamo essere una creatura della fantasia di EVA, una piccola chachaZERO non è mai esistita.

Nella scena successiva, vediamo il momento in cui TM abbandona Eva a Mahora. Il colore della scena cambia: diventa seppia, che è il colore del ricordo. Questo è probabilmente l'unico vero ricordo di un fatto realmente accaduto fra quelli visti nella sequenza. TM dice che sarebbe tornato a prenderla quando lei si fosse diplomata...

Quindi si torna sul ponte, e l'attrice è sublime nel pronunciare quel "bugiardo" che è l'ultima parola che Eva pensa di poter dire in vita sua. Per lei, una parola tanto importante da essere detta in punto di morte. Eppure, non piange perché, lei pensa, sta per morire, ma piange per il dolore di un amore tradito.

Quando negi la salva, lei ripete la stessa domanda che aveva fatto a suo padre. "Perché mi hai salvato?" e negi risponde esattamente come suo padre "C'è forse bisogno di un motivo per salvare una persona?".
Ma negi usa una frase più formale, più educata, cosa che dimostra un atteggiamento diverso verso il modo. I suoi principi di base sono gli stessi di suo padre, ma mentre questo si comporta in maniera spavalda e strafottente, negi è profondamente rispettoso nei confronti degli altri, è questo è magnificamente riflesso in questa frase, identica nel concetto ma più educata nella forma.

E qui accade. Eva sovrappone il volto di TM a negi. E' fatta. Un amore è finito ed un altro, più sottile e maturo è nato. Eva è colpita "a morte" da un negi inarrestabile proprio quando è completamente disarmata. Già la propensione di negi nel salvare le sue studentesse a qualsiasi costo l'aveva prima infastidita, e poi intrigata, già aveva notato la profonda differenza tra l'egoismo di TM e l'altruismo senza riserve di negi, ma questo è il colpo di grazia.

Eva piega la testa, guarda in basso, e susurra "baka"; a chi è rivolto questo "folle"? E' rivolto a se stessa, che si accorge di essere stata nuovamente colpita a morte dall'amore e di non aver potuto fare niente per impedirlo, nonostante (possiamo supporre) abbia giurato a se stessa di non farlo. La sua ragione sa che è una follia, ma non può fare niente per impedirlo; è già successo.

Saluti,
Jonnymind.
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